Salvatore Tassa delle Colline Ciociare ad Acuto è un cuciniere, così lui ama definirsi, legatissimo al proprio territorio.
La sua filosofia in cucina consiste nel “prendere il massimo dal minimo” come per esempio da una carota, da una rapa, da una cipolla che serve ripiena di sé stessa cioè riempita con una crema di cipolla. Quasi tutti gli ingredienti dei suoi piatti provengono dal suo orto e vengono cucinati al naturale. Piatti quindi leggeri ma comunque ricchi di gusto e di grande eleganza. Ne sono un esempio le aringhe, pesce povero, “il lusso della terra” che cuoce su una padella di ferro nero su un letto di erbe aromatiche.
Nel suo ristorante al posto della carta vengono proposti solo due menù degustazione che gli permettono di organizzare meglio l'offerta al cliente facendogli fare un viaggio gastronomico a base di materie prime del territorio mescolandole, a volte, con maestria ad ingredienti di paesi lontani come il Giappone e la Thailandia: una "fusion intelligente" fatta solo se un prodotto esotico può apportare un valore interessante al suo piatto.
Cuciniere di grandissimo talento di cui sentiremo parlare sempre di più perchè nel suo ristorante si fa alta cucina nel senso più puro: quello che ruota attorno alla mano del cuoco, alla sua esperienza e al suo sapere artigianale.